Due film e mezzo diretti da registe donne, tre ambientati nella profonda provincia, due girati in catalano, la lingua alternativa al castigliano della capitale, uno argentino, ma realizzato anche con fondi spagnoli grazie al progetto di cooperazione Orizzonti latini, due thriller, un musical. E' questo il quadro numerico di questa breve ma densa rassegna dedicata al cinema spagnolo dell'ultimo biennio.
Si apre con El olivo (2016) di Iciár Bollain, che dopo due film all'estero, uno in Bolivia, l'altro in Nepal, torna in Spagna, in un piccolo paese della Comunità Valenciana, per raccontare l'impresa alla Don Chisciotte della ventenne Alma, che per salvare il nonno dalla depressione si spinge fino a Dusseldorf al fine di recuperare un olivo millenario sradicato dai campi di famiglia per finire a decorare l'ingresso di una multinazionale tedesca. Una chiara metafora sulla necessità di salvare le proprie radici profonde.
Ci si sposta a nord, sui Pirenei, in un altro paese al confine tra Spagna e Francia, con il thriller La próxima piel (2016) firmato dalla coppia Isa Campo e Isaki Lacuesta. Protagonista un adolescente che a otto anni dalla scomparsa durante una gita viene riconosciuto dalla madre in un centro per minori orfani. Ma è proprio lui o un truffatore che si approfitta del dolore altrui?
La crisi che travolse molte famiglie durante lo scoppio della bolla immobiliare sul finire del decennio scorso è invece al centro di Cerca de tu casa (2016) di Eduard Cortés. Ma invece di farne un dramma sociologico, il regista ha scelto di raccontare la storia in forma di musical.
Nella periferia di Mendoza, in Argentina, si svolge invece la storia del quindicenne Rey di La educación del Rey (2017) di Santiago Esteves, già collaboratore di Pablo Trapero, regista del premiato Il Clan, qui in veste di produttore, che confeziona un mix di dramma sociale, melodramma adolescenziale e film noir.
Si torna nella provincia catalana con il bellissimo Estiu 1993 (2017) di Carla Simón. La giovane regista racconta la propria esperienza autobiografica infantile attraverso lo sguardo della piccola Frida, rimasta orfana e alle prese con la nuova famiglia che l'ha presa con sé. Il film è stato candidato dalla Spagna per la corsa all'Oscar come miglior film straniero.
I film sono presentati in versione originale con sottotitoli in italiano
La rassegna è realizzata in collaborazione con: Exitmedia, Associazione Culturale Italo-Spagnola, Vice consolato di Spagna a Verona, Ambasciata di Spagna.
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