PINO PASCALI. Insorgenza dell’Immaginifico
ID Evento 130023
Informazioni
Data Inizio
21-12-2018
Data Fine
21-03-2019
Categoria
Mostre, Mercati e Fiere
Indirizzo
Galleria Nazionale della Puglia - via Vincenzo Rogadeo, 14 (Palazzo Sylos Calò) - Bitonto (BA)
Orario
tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:00 (Mer chiuso)
Ingresso
gratuito
Descrizione
Dal 21 dicembre 2018 al 21 marzo 2019 la Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna di Bitonto (Bari) ospiterà la mostra PINO PASCALI. Insorgenza dell’immaginifico promossa dal Polo Museale della Puglia con il patrocinio della Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare. La mostra, curata da Massimo Bignardi e Nuccia Barbone Pugliese propone una selezionata scelta di disegni, dipinti, gouaches, bozzetti per scenografie realizzate dall’artista nell’arco circa di dieci anni, dalla fine dei Cinquanta al 1968, anno della sua tragica morte non ancora trentatreenne e provenienti principalmente dalla collezione Battista nonché da altri collezionisti pugliesi. «Il gioco non è solamente appannaggio dei bambini» è quanto Pino Pascali confidava a Carla Lonzi nel ben noto dialogo, apparso nella rivista “Marcatrè” nel 1967: queso pensiero riassume sia la sua vulcanica esperienza creativa, partecipe di una accesa stagione culturale e sociale vissuta nell’Italia del ‘miracolo economico’, sia la sua stessa vita, consumatasi tragicamente in un giorno di fine estate del 1968. Essa suggerisce l’idea del gioco come espressione di un’identità esistenziale che, negli anni, ciascuno di noi elabora come sviluppo del proprio immaginario in dialogo con il Sé collettivo, accogliendo il pensiero di Jung. È il file rouge che attraversa l’intero percorso creativo proposto da questa mostra di disegni e di dipinti realizzati da Pascali per la pubblicità, nucleo centrale di una delle più note collezioni d’arte contemporanea della Puglia; la collezione Battista.
Giuseppe Pascali all’anagrafe, divenuto Pino per tutti è nato a Bari il 19 Ottobre 1935. Ha vissuto a Polignano a Mare fino al 1940, quando allo scoppio guerra, il padre Francesco, funzionario di polizia del Regime e addetto all’Ufficio Emigrazioni venne trasferito, con al seguito tutta la famiglia, a Tirana. La sua attività di scenografo, disegnatore e creativo, in collaborazione con lo Studio Saracini e con la Lodolofilm, era iniziata già prima del diploma, esattamente nel settembre 1958, e si protrarrà fino all’anno della sua morte, così come l’intenso legame d’amicizia con Sandro Lodolo. Come pubblicitario lavorerà per le più importanti aziende: Agip, Algida, Autoservizi Maggiore, Caffè Mauro, Cirio, Ferrovie dello Stato, Sigarette Amadis, solo per citarne alcune; collaborerà inoltre, alla realizzazione di qualche puntata della celebre trasmissione televisiva Carosello. Al luglio del 1959 risale la sua prima partecipazione alla mostra “Giovani scenografi” per il Festival dei Due Mondi a Spoleto, dove esporrà alcuni bozzetti realizzati per le opere teatrali e liriche Amleto, Giulio Cesare, Tristano e Isotta. Pascali ebbe la possibilità di allestire la sua prima mostra personale a gennaio del 1965 presso la Galleria la Tartaruga di Plinio De Martiis a Roma; in quell’occasione espose Colosseo Ruderi sul prato, Muro di pietra, Biancavvela, Grande bacino di donna, Seni. Le opere degli anni precedenti invece, quelle che potremmo definire del ‘periodo giovanile’, compresi quindi gli assemblaggi realizzati intorno al 1964, con materiali di recupero, come l’Araba fenice, Pinguino, l’Arcangelo dell’autostrada, non vennero mai esposte e vennero distrutte dal padre inseguito alla sua morte, per adempiere ad un desiderio che era stato espresso da Pino stesso. Le prime opere del ciclo delle ‘armi’ furono invece esposte nel1966 a Torino, presso la Galleria Gian Enzo Sperone. All’inizio del 1967 tiene la sua prima personale all’estero, precisamente alla Thelen Galerie di Essen, in Germania.