Via Giambattista Vico, 1, Torino, Piemonte, Italia
Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi – Poetare per immagini
ID Evento 157912
Informazioni
Data Inizio
15-11-2021
Data Fine
31-01-2022
Categoria
Mostre, Mercati e Fiere
Indirizzo
PHOS - via Giambattista Vico, 1 - Torino
Orario
Lun-Ven 15-30-19:30
Ingresso
gratuito
Descrizione
Mario Giacomelli si è ispirato di frequente a componimenti poetici. La serie presentata in occasione della mostra al centro PHOSconsiste di 34 fotografie vintage intese a rendere in immagini il canto “A Silvia” di Giacomo Leopardi. Tale serie fu ideata dal maestro nel 1964 su proposta del critico e fotografo Luigi Crocenzi nell’ambito di un programma di “traduzione” iconica di testi poetici. Per l’occasione Crocenzi aveva fornito un vero e proprio storyboard e Giacomelli si era impegnato a realizzare le relative fotografie. La sequenza, che aveva fini didattici, andò in onda il medesimo anno durante la trasmissione televisiva “Telescuola”, con accompagnamento della voce recitante di Giancarlo Sbragia.
L’interesse di Giacomelli per la poesia e per la sua trasposizione fotografica non si limitò però a quell’episodio, ma anzi proseguì durante tutto il suo percorso artistico; ne testimoniano le serie di immagini ispirate a componimenti di Eugenio Montale, Edgar Lee Masters, Emily Dickinson, Franco Costabile, Vincenzo Cardarelli, Mario Luzi, Sergio Corazzini e la collaborazione con Francesco Permunian.
In ogni caso, com’è noto, anche al di là della sua passione per la poesia, Giacomelliera interessato ad un approccio lirico e visionario alla fotografia, finalizzato a suscitare sentimenti ed emozioni più che a documentare fatti concreti.
Nel 1988 egli tornò ad ispirarsi alla poesia “A Silvia”, elaborando una seconda serie di immagini in cui adottò un metodo espositivo più dichiaratamente simbolico e metaforico, distante da qualunque tentativo di rendere in maniera diretta gli enunciati del componimento.
Quest’ultima sequenza è documentata in mostra dalle pubblicazioni relative. Saranno inoltre visionabili le riproduzioni di alcune lettere dell’epistolario intercorso tra Giacomelli e Crocenzi, e tra quest’ultimo e il Conte Pierfrancesco Leopardi (il materiale fotografico ed epistolare proviene dal Fondo Crocenzi dell’Archivio CRAF di Spilimbergo).