Nuoro Jazz – 31° edizione
ID Evento 137222
Informazioni
Data Inizio
20-08-2019
Data Fine
30-08-2019
Categoria
Cultura, Musica e Spettacolo
Indirizzo
varie location di Nuoro
Orario
vedi programma
Ingresso
a pagamento
Descrizione
Trentuno candeline per il Seminario Nuoro Jazz: dal 20 al 30 agosto 2019 ritornano i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, una delle iniziative più consolidate e apprezzate nel panorama della didattica jazzistica nazionale, come dimostra anche l’alto numero di iscritti a ogni edizione (oltre centocinquanta in quella scorsa). E, come sempre, saranno undici giornate dense di impegni, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto la guida di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale; una squadra affiatata, coordinata dal pianista Roberto Cipelli, che dal 2014 è al timone del seminario fondato nel 1989 da Paolo Fresu (che l’ha diretto per venticinque anni) e da Antonietta Chironi, la cantante lirica, all’epoca presidente dell‘Ente Musicale di Nuoro, scomparsa nel 1996 e alla quale è intitolata la Scuola Civica di Musica in via Mughina dove si tengono i corsi.
Tre diverse masterclass caratterizzano e impreziosiscono l’offerta formativa di ogni edizione del seminario. Come già annunciato, a tenere quella internazionale – dal 26 al 29 agosto – quest’anno sarà un jazzista del calibro del trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto (il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo e il batterista Adam Cruz), mentre è affidata a un autentico virtuoso del bandoneon, il marchigiano Daniele di Bonaventura, l’altra immancabile masterclass, quella dedicata alla musica tradizionale, il 26 agosto. Ritorna poi, per la quinta volta consecutiva, il corso per fonici tenuto dalla sound engineer Marti Jane Robertson: dal 20 al 26. A suggellare la trentunesima edizione dei corsi, venerdì 30 agosto, l’immancabile concerto-saggio finale che vedrà impegnati tutti gli allievi e i docenti: un appuntamento di rito che quest’anno sceglie il centro storico di Posada, il borgo sulla costa nord-orientale, come location. Sarà questo anche l‘evento conclusivo del festival Nuoro Jazz che viaggia in parallelo con le undici giornate del Seminario: un ricco e gustoso cartellone di concerti con fulcro a Nuoro (con la novità dell’Ex Artiglieria come palco principale) ma con appuntamenti anche a Onanì, il piccolo paese a una quarantina di chilometri dal capoluogo barbaricino, e, appunto, a Posada.
Tra i protagonisti, a sottolineare il legame stretto fra le due iniziative, un paio di formazioni che contano tra le proprie fila diversi docenti dei corsi: il Baltic Trio di Max De Aloe con il chitarrista finlandese Niklas Winter e il danese Jesper Bodilsen al contrabbasso (nella serata inaugurale del 20 agosto) e Dino Rubino in quartetto con Emanuele Cisi, Paolino Dalla Porta e Stefano Bagnoli (il 24 a Onanì); a latere delle rispettive masterclass, ecco poi Tom Harrell col suo quartetto (il 28) e Daniele di Bonaventura (il 26 nel duo Transumanza con Alfredo Laviano), oltre al gruppo dei migliori allievi della passata edizione dei Seminari: il quintetto !HECK! (di scena il 21). Allievi e docenti di questa edizione, invece, saranno in azione nelle jam session serali al Killtime (via Mereu, 45) e in quella inaugurale che varrà da anteprima del festival e dei seminari il 19 agosto all’ExMè (piazza Mameli), insieme ai Nuoro Swing Pioneers (Simone Dionigi Pala al sax tenore e alla voce, Raffaele Mele alla chitarra e alla voce, Mauro Dore alla bassarra e alla tromba e Mauro Conti alla batteria), quartetto di casa nel capoluogo barbaricino, che già nel nome dichiara il suo orizzonte musicale di riferimento.
Sono sardi anche altri musicisti e progetti in cartellone: mumucs, ovvero la “traversata in solitaria” per voce e loop station della cantante oristanese Marta Loddo (il 27 nello Showroom Desacrè); il trio formato da Marcello Peghin (chitarra), Giovanni Sanna Passino (tromba, flicorno e elettronica) e Paolo Carta Mantiglia (clarinetto basso e sax), in concerto (domenica 25) con un repertorio che comprende brani della colonna sonora del film “Chi salverà le rose” da cui è nato il loro sodalizio; e un altro trio, quello della pianista Silvia Corda e il contrabbassista Adriano Orrù con il sassofonista pavese Gianni Mimmo, che prende nome dal loro disco dello scorso settembre “Clairvoyance“: di scena il 23 al Monumento di Maria Lai dedicato a Grazia Deledda.
Proprio alla grande scrittrice nuorese fanno riferimento il sassofonista Marcello Allulli e il pianista Giovanni Ceccarelli nel cine-concerto “Cenere” (in programma il 22 agosto), con le loro musiche eseguite dal vivo sulle immagini del film del 1916 (l’unico interpretato dalla grande Eleonora Duse) tratto dall’omonimo romanzo di Grazia Deledda. Ancora un trio nel cartellone del festival, quello composto da Andrea Dulbecco alla marimba, Fausto Beccalossi alla fisarmonica e Ares Tavolazzi al contrabbasso (attesi a Nuoro il 23); e poi uno dei jazzisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale, Enrico Pieranunzi, di scena in piano solo il 27 agosto. Completano il versante musicale di Nuoro Jazz il consueto concerto nella casa circondariale di Badu ‘e Carros, appuntamento che si rinnova per la sedicesima volta, e che quest’anno (data ancora da stabilirsi) si affida al sassofonista Emanuele Cisi e al contrabbassista Salvatore Maltana.
E, ancora, il 29 agosto, il concerto dei giovani musicisti in residenza a Nuoro dal 16 al 30 (sotto la direzione del sassofonista belga Fabrizio Cassol) per l’Intercultural Creation Session, un progetto aperto ai migliori giovani musicisti e improvvisatori del Mediterraneo, realizzato col supporto della rete internazionale Medinea (il Mediterranean Network for Emerging Artists, di cui è membro l’Ente Musicale di Nuoro) e del programma Creative Europe dell’Unione Europea. Diversi altri appuntamenti e iniziative collaterali arricchiscono il palinsesto del trentunesimo Nuoro Jazz: al Gran Bazaar Cafè e al caffè I Grani ritornano le “Colazioni Jazz“; il Caffè Tettamanzi ospita invece un incontro con il musicologo Luca Bragalini (per anni docente ai Seminari nuoresi) e il suo saggio “Dalla Scala a Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington” (il 21 agosto); e ancora, riprendendo un discorso iniziato l’anno scorso, un ricordo di Gianni Amico attraverso due film, “Ahi vem o samba” (del 1967) e “Bahia de todos os sambas” (1983/1996), presentati dal figlio del regista e sceneggiatore scomparso nel 1990, Olmo Antico (il 22 agosto).