Visita guidata al Palatino

ID Evento 113891

Informazioni

Data Inizio
03-06-2018

Data Fine
03-06-2018

Categoria
Cultura, Musica e Spettacolo

Telefono
3494687967

Sito Web
Visita il sito

Indirizzo
Via di San Gregorio - Roma

Orario
11:00

Ingresso
Su prenotazione - Adulti: €10 Ragazzi (14-17 anni) €6 Bambini (6-13 anni) €3 Bambini (0-5 anni) gratis

Descrizione

Il Palatino laddove bellezza, ferocia, architettura e natura s’incontrarono per scrivere la storia di Roma e dei suoi Imperatori Visita guidata con biglietto d'ingresso "gratuito" la prima domenica del mese La visita guidata sarà condotta da: Marco Biordi, storico dell'arte in possesso dell'abilitazione di guida turistica della Provincia di Roma. Durata: 2 ore circa. Accoglienza e registrazioni: da 30 minuti prima, presso l'arco d'ingresso al Palatino posto in Via di San Gregorio. Culla della civiltà romana, dal "sacro solco" tracciato da Romolo a residenza degli imperatori, che stabilirono qui la loro residenza in segno di continuità con il fondatore della città. Affianco ai resti imponenti della Domus Flavia e Augustana, sopravvivono le tracce delle capanne Romulee, della scalae Caci e dell’arcaico tempio di Mater Matuta, affianco al quale Augusto costruì la sua raffinata dimora collegata alla terrazza del santuario di Apollo per mezzo di corridoi voltati e affrescati. Una fitta rete di Criptoportici scavati nelle viscere del Palatino permetteva il veloce spostamento fra un angolo e l’altro dei palazzi imperiali, e proprio in uno di questi nel 41 dC Caligola trovò la morte per mano dei suoi pretoriani. Nel 1500, quando i fasti dei palazzi imperiali sembravano ormai tramontati, sorsero gli Horti Farnesiani voluti dal cardinale Alessandro Farnese per la messa a dimora di piante esotiche, e più tardi i Barberini piantarono la loro vigna li dove sono emerse le tracce della sala da pranzo girevole di Nerone. Un attento lavoro di restauro archeologico e botanico sta pian piano ridando leggibilità a ninfei e peristili, ispirati al modello dipinto nel triclinio della Villa di Livia, regalando ai visitatori un concerto di profumi e colori come il blu dei plumbago, utilizzati per evocare l’acqua e il bianco delle petunie per ricordare i marmi che un tempo ornavano i palazzi imperiali.

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