Easy Rider. Il Mito della Motocicletta come Arte

ID Evento 125282

Informazioni

Data Inizio
18-07-2018

Data Fine
05-05-2019

Categoria
Mostre, Mercati e Fiere

Telefono
011 499 2333

Sito Web
Visita il sito

Indirizzo
Reggia di Venaria - piazza della Repubblica, 4 (Citroniera delle Scuderie Juvarriane) - Venaria Reale (TO)

Orario
Mar-Ven 9:00-17:00, Sab-Dom e festivi 9:00-19:30

Ingresso
intero € 14, ridotto da € 8 a € 12, gratis per minori di 6 anni

Descrizione

Esattamente vent’anni dopo The Art of Motorcycle, la grande mostra del Guggenheim Museum di New York che segnò un record assoluto di visitatori, la Reggia di Venaria ospita nei suggestivi spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane una grande mostra dedicata al mondo delle due ruote. L’esposizione Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte, curata da Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti e Stefano Fassone, si svolgerà dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019. Tanti i modelli di motociclette esposti, diversi evocano film leggendari, come il chopper di Easy Rider, la Triumph Bonneville che Steve McQueen guidava ne La Grande Fuga. Oppure i bolidi da gran premio, la MV Agusta di Giacomo Agostini, la Yamaha di Valentino Rossi e la Ducati di Casey Stoner.

Altri veicoli fanno un tutt’uno con il viaggio e l’avventura: la mitica Vespa di Bettinelli che ha percorso 24.000 km da Roma a Saigon, le special che hanno attraversato il deserto di sabbia della Parigi-Dakar, e ancora enduro, trial, nastri d’asfalto. La rassegna presenta una sostanziale novità: oltre 50 modelli di moto dialogano con opere d’arte contemporanea, tra riferimenti espliciti e suggestioni indirette. Tra i nomi degli artisti, Antonio Ligabue con l’Autoritratto con moto (1953), Mario Merz con Accelerazione = sogno (storica installazione esposta i diversi musei a partire dal 1972), Pino Pascali con 9 mq di pozzanghere realizzati nel 1967 un anno prima della morte. E ancora: Alighiero Boetti, Rosso Guzzi e Rosso Gilera (1971), la grande scultura Vejo di Giuliano Vangi (2010), le fotografie inedite di Gianni Piacentino dal titolo High Speed Memories (1971-1976) che testimoniano la sua attività nelle corse in sidecar e la scultura Self Portrait Race (1991-1993). Autentica chicca sono i dipinti di Paul Simonon, ex bassista dei Clash, appassionato collezionista di moto.

Fotografie, still e locandine di cinema raccontano un mondo che esprime una visione a 360 gradi sulla moto. Certo, il desiderio di libertà, la rabbia, la voglia di fuga ma soprattutto quella scoperta di sé che sfiora la filosofia e si materializza attraverso il viaggio. La mostra Easy Rider racconta gli episodi di una storia straordinaria diventata leggenda: tra stile, velocità, prestazioni, la motocicletta ha alimentato il mito del viaggio, della conquista della libertà, della solitudine nel paesaggio dal quale niente separa mentre lo si attraversa sfrecciando su due ruote. Nove le sezioni in cui si sviluppa il racconto: Stile, forma e design italiano; Il Giappone e la tecnologia; Mal d’Africa; La velocità; Sì, viaggiare; London Calling; Il Mito americano; Terra, Fango e Libertà; La moto e il cinema.

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