JOAN MIRÓ. Il Linguaggio dei Segni
ID Evento 146071
Informazioni
Data Inizio
25-09-2019
Data Fine
23-02-2020
Categoria
Mostre, Mercati e Fiere
Indirizzo
PAN | Palazzo delle Arti Napoli - via dei Mille, 60 - Napoli
Orario
tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30
Ingresso
intero € 12, ridotto € 8, bambini 6-14 anni € 5, gratuito per minori di 6 anni
Descrizione
Dal 25 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli ospiterà la mostra Joan Miró. Il Linguaggio dei Segni. Le 80 opere esposte coprono il lungo arco della produzione artistica di Miró, dal 1924 al 1981: più di sei decenni di attività creativa in cui l’artista catalano sviluppa un linguaggio rivoluzionario che trasforma l’arte del XX secolo. Attraverso la pittura, il disegno, la scultura, la ceramica, l’arazzo e l’incisione esplora il linguaggio dei segni, il rapporto tra le immagini e il loro significato. Nell’estate del 1924 Miró mette a punto una svolta radicale nella sua indagine sulla formazione dei segni. Facendo l’inventario del mondo che lo circonda, Miró inizia a ridurre gli oggetti a semplici sagome e a elementi essenziali. Questo processo di riduzione e semplificazione elimina dal suo lavoro qualsiasi traccia di illusionismo rappresentativo e di spazio. Comincia a pensare alla superficie pittorica come a uno spazio destinato a segni e iscrizioni piuttosto che come a finestre sul mondo.
Un rapporto misurato e geometrico tra la figura e lo sfondo, tra massa e spazio era stato una costante della tradizione pittorica occidentale per cinque secoli. Miró mina la logica stessa di quel codice visivo: il segno diventa un sostituto di qualcosa che non è più fisicamente presente. Nel perfezionare e ampliare il suo vocabolario visivo, sviluppa uno stile esclusivo e originale, inaugurando così un nuovo linguaggio dei segni che modifica il corso dell’arte moderna. Tutte le 80 opere oggetto dell’esposizione sono sbalorditive, così come la storia che le ha condotte fino a Porto. Questo insieme di capolavori, appartenuti a uno dei più autorevoli e raffinati mercanti d’arte moderna, Pierre Matisse – figlio del più noto pittore Henri – rimane sconosciuta ai più per molti anni finché il collezionista giapponese, che le aveva gelosamente custodite fino al 2005, decide di venderle al Banco Português de Negociós. Un semplice investimento per la banca portoghese che preferisce non esporle e tenerle al sicuro all’interno di un caveau. Quando il Banco Português, in forti difficoltà economiche, stabilisce di mettere sul mercato l’eccezionale acquisizione, si solleva una protesta su scala nazionale tanto da far intervenire lo Stato Portoghese che sospende la vendita e incarica il Museo di Serralves di conservarle.
Tra ottobre 2016 e giugno 2017 le opere sono state presentate per la prima volta al Museo Serralves di Porto, in una esposizione che ha ottenuto oltre 300.000 visitatori. Ora arriva a Napoli, dando a cittadini e turisti la grande opportunità di ammirare una collezione davvero unica al mondo. Per tutta la durata della mostra Miró PANkids proporrà un cantiere in cui l’arte e la creatività svolgeranno una funzione attiva d’unione tra cultura e società; un luogo dove sperimentare precocemente – attraverso laboratori di manipolazione, architettura, arteterapia, lettura, narrazione, scrittura creativa e teatro educazione – la centralità dell’arte per lo sviluppo equilibrato (creativo, cognitivo, emozionale, estetico e sociale) dei bambini e dei giovani. In particolare, il viaggio attraverso le opere esposte è una stimolante occasione per (ri)scoprire la trasformazione dei linguaggi pittorici che il grande artista iniziò a sviluppare nella prima metà degli anni Venti anche attraverso l’uso innovativo di supporti diversi, mettendo alla prova lo sguardo e il pensiero divergente di piccoli e grandi.