Parigi, o Cara! Gli Abiti della Traviata a Casa De Nittis
ID Evento 134086
Informazioni
Data Inizio
21-03-2019
Data Fine
23-06-2019
Categoria
Mostre, Mercati e Fiere
Indirizzo
Pinacoteca Giuseppe De Nittis - via Cialdini, 74 (Palazzo Della Marra) - Barletta (BT)
Orario
Mar-Dom dalle 10:00 alle 20:00
Ingresso
intero € 4, ridotto € 2, gratuito per minori di 6 anni
Descrizione
Ispirata dall’intreccio fra il melodramma verdiano e l’arte pittorica del maestro barlettano Giuseppe De Nittis e in questa veste già proposta al pubblico nella messa in scena a firma del regista argentino Hugo De Ana, “La Traviata” passa dal palco del Teatro Petruzzelli di Bari alle sale di Palazzo Della Marra a Barletta. La suggestiva cornice di Casa De Nittis, infatti, dal 21 marzo al 23 giugno 2019 ospiterà la mostra “Parigi, o Cara!” dedicata agli abiti de “La Traviata” andata in scena a Bari dal 19 al 30 dicembre scorsi. Il maestro argentino de Ana, suggestionato dal talento di Giuseppe De Nittis, si è ispirato proprio all’artista barlettano per l’allestimento dell’opera, cronologicamente collocata alla fine del XIX secolo, fra il 1870 e il 1880. Gli ambienti, i salotti, le atmosfere e gli abiti, nella messa in scena di De Ana, sembrano venire fuori dai quadri di De Nittis in maniera meticolosa e fedele all’epoca ritratta negli stessi. Questo accadeva sul palcoscenico, mentre nel foyer del Petruzzelli erano esposti tre fra i più belli e suggestivi dipinti dell’artista, “Figura di Donna”, “Il Salotto della Principessa Matilde” e “Giornata d’inverno”.
A tre mesi da quelle recite e dall’esposizione nel prestigioso teatro barese, i costumi de “La Traviata” realizzati a Madrid saranno esposti a Casa De Nittis, nella pinacoteca comunale di Palazzo Della Marra , per essere ammirati in tutto il loro sfarzo non facile da riprodurre per la complessità del taglio sartoriale, per la sontuosità dei tessuti e per le elaborate decorazioni. Il percorso espositivo è contraddistinto da installazioni che richiamano e rimandano, a loro volta, all’allestimento teatrale, traendo spunto dal libretto dell’opera. Esso si apre con una installazione dedicata al salone delle feste, ove emergono elementi fortemente evocativi e suggestivi. Ci sono calici e rose rosse, simbolo di atmosfere di festa voluttuose e passionali che si ritroveranno per tutta l’esposizione ma anche piume di pavone, emblema di frivolezza e vanità ma che allo stesso tempo annunciano il cambiamento che avverrà in Violetta.
Due sedie spoglie, avvolte in un drappo rosso annodato simboleggiano l’incontro e l’unione tra Alfredo e Violetta, mentre un pouf, una penna stilografica, un foglio e una rosa rossa ricordano il doloroso momento in cui Violetta scrive ad Alfredo di voler ritornare a Parigi, spinta dal padre del suo amato. Continui rimandi e citazioni intrecciano opera, arte pittorica e letteratura, essendo ispirata “La Traviata” a “La signora delle Camelie” di Alexandre Dumas figlio, a cui De Nittis era legato da una profonda amicizia. E mentre l’intero percorso è dominato da un colore rosso vivo, alla fine una sedia di colore bordeaux spento annuncia che la vita di Violetta volge alla fine. Il giorno della inaugurazione, a cura del Quartetto d’Archi di Soundiff – Diffrazioni Sonore “Time2Quartet”, composto dai musicisti Antonio Palmiotti e Michele Saracino ai violini, Dario Cappiello alla viola e Gabriele Marzella al violoncello, saranno eseguiti brani musicali tratti da La Traviata e il Nabucco di Giuseppe Verdi, arie di Bellini, Mozart e Bizet.