Indirizzo
loc. Casumaro - Sala Polivalente “Don Alfredo Pizzi” Via Garigliano 14
Orario
-
Ingresso
Su prenotazione
Descrizione
Fritte, in salsa o in guazzetto... e ancora, in zuppa, alla Borgogna e ovviamente alla Casumarese. In quanti modi è possibile cucinare le lumache? Almeno in 20 ricette diverse, se si scorre il menù dell’evento in programma a Casumaro. Perché sarà pure l’animale più lento del pianeta, ma nel grazioso paese in provincia di Ferrara arriva in tavola prima di tutti! La “Sagra della lumaca d’élite”, che torna per due fine settimana consecutivi dal 16 al 18 e dal 23 al 25 marzo, è l’appuntamento primaverile che anticipa la stagione delle sagre: gli abili cuochi del posto sono pronti a deliziare i visitatori proponendo piatti ricercati, ricette nuove e abbinamenti sorprendenti, il tutto con una mise en place degna di un locale di prestigio.
Ad attendere i più golosi nella Sala Polivalente “Don Alfredo Pizzi” – aperta nel giorni feriali a cena e nei festivi anche a pranzo – sarà un ricchissimo menù che spazia da specialità rigorosamente a tema a ricette tipiche delle terre degli Estensi. Anche quest’anno il piatto più rappresentativo dell’evento saranno le “lumache alla Casumarese” preparate con verdure, passata di pomodoro, burro e formaggio grana; nel ricco menù spiccano poi le lumache alla Borgogna con burro, aglio e prezzemolo, con radicchio al forno, in salsa, in guazzetto, in zuppa, con funghi e tartufo e come condimenti di tanti irresistibili primi piatti. Nel menù tradizionale, invece, grande spazio verrà dato alla gastronomia locale, dai cappellacci di zucca ai passatelli in brodo di cappone, dai bigoli all’anatra alle tagliatelle al ragù di somarino, fino alla tagliata e al filetto.
La Sagra sarà insomma un modo gustoso e divertente per conoscere da vicino le tradizioni più genuine del borgo spartiacque tra i comuni di Bondeno, Cento e Finale Emilia; un luogo che porta già nel nome l’impronta indelebile del suo passato contadino: “casimari”, infatti, era il termine con il quale si indicavano piccole capanne di contadini di valle presenti in quella zona. Qui la lumaca rappresenta da tanti secoli uno dei fondamenti della cucina locale e ogni famiglia custodisce gelosamente le proprie ricette segrete: un legame talmente radicato che nel 1999 Casumaro è stata insignita del titolo di “Città della Lumaca” dall’Associazione Nazionale Elicicoltori. Il prodotto del posto, d’altronde, è conosciuto in tutto lo Stivale per la sua carne tenera e gustosa, simile a quelle delle cozze e delle vongole ma molto più saporita: una vera e propria delizia che in cucina può essere utilizzata in molteplici varianti.
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